

Cannabis e Parkinson
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, che evolve lentamente ma progressivamente, coinvolgendo il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. Si manifesta a causa di una ridotta produzione di Dopamina nelle aree profonde del cervello, deputate al controllo dei movimenti (gangli della base, substantia nigra). I sintomi caratteristici del Parkinson sono: tremore a riposo, rigidità, bradicinesia (movimenti rallentati), instabilità dell’equilibrio.
Molte persone affette da Parkinson traggono benefico dai farmaci tradizionali, i cosiddetti farmaci dopaminergici, ma non sempre questi danno gli effetti sperati e desiderati, nel lungo periodo.
Molti studi recenti, sull’utilizzo della Cannabis per il trattamento dei disordini del movimento e in particolare sul Parkinson, affermano che il CBD ha un ruolo nel ridurre i sintomi non motori, quali insonnia, ansia, depressione, psicosi. Il THC invece, a bassi dosaggi, legandosi ai recettori specifici cannabinoidi CB1 e CB2 pare avere azione sui disturbi di carattere motorio (tremori e rigidità).
Nella mia esperienza, i pazienti affetti da Parkinson, riferiscono un miglioramento della qualità della vita, sia per riduzione della sintomatologia motoria che non.
* Fonte dati: Ministero + Fondazione Italiana Parkinson
persone colpite in Italia
spesa giornaliera in Italia per i farmaci
età media dei pazienti
Le domande più frequenti su cannabis e Parkinson
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