Tra i sintomi principali della sindrome da ADHD vi sono deficit di attenzione, impulsività - sia dal punto di vista della parola che del comportamento - e iperattività motoria. I bambini che ne sono colpiti si mostrano estremamente irrequieti o eccessivamente vivaci, distratti e incapaci di rimanere seduti a seguito di un comando impartito dalla figura dell’adulto.
Un bambino con ADHD può parlare in maniera continuativa, sovrapponendosi all’interlocutore senza attendere che l’altro abbia terminato la propria richiesta. Facilmente provocati e coinvolti dagli stimoli del mondo esterno, i bambini che mostrano i sintomi della sindrome da deficit di attenzione e iperattività possono trovare difficoltà anche nell’apprendimento, legate a disgrafia o dislessia, riportando in alcuni casi anche delle comorbidità ansiose e depressive, con disturbi del sonno.
Nell’adulto l’ADHD si modifica aumentando o diminuendo di intensità in base a molteplici fattori. Chi, una volta completata la fase della crescita, si trova ancora ad affrontare i sintomi della sindrome può incorrere in importanti problematiche legate alle relazioni interpersonali, insieme a bassa tolleranza allo stress e marcata impulsività. Nei casi più gravi, questi comportamenti possono sfociare nell’abuso di alcol o sostanze stupefacenti.
L’uso dei cannabinoidi nel trattamento dell’ADHD
In questo tipo di patologia trova soprattutto applicazione il CBD (Cannabidiolo). Questo principio attivo è stato studiato per i suoi effetti antipsicotici particolarmente spiccati a cui si associano scarsi effetti collaterali, anche ad alte dosi. L’uso del THC invece merita un’attenzione maggiore e va valutato di caso in caso, poiché i suoi effetti psicotropi potrebbero influire negativamente sul quadro sintomatologico.