Respiro affannoso, fiato corto, tosse, vertigini: chi soffre d'asma conosce bene questi sintomi che si associano a una sensazione di pesantezza al petto. L'asma è una patologia respiratoria cronica provocata dall’infiammazione delle vie aeree dei polmoni: è ormai possibile trattarla efficacemente, così da tenerla sotto controllo e condurre una vita normale.
Come trattare l'asma
La predisposizione a sviluppare l’asma è dovuta a diversi fattori: componente genetica, presenza di allergie, ma anche obesità, esposizione infantile al fumo o a sostanze inquinanti. Ci sono comunque dei casi più rari in cui dei soggetti sviluppano l’asma pur lontani da questi fattori di rischio.
Alla base dell’evento asmatico c’è un processo infiammatorio, dunque la terapia farmacologica mira proprio a contenere l’infiammazione e allontanare contemporaneamente i sintomi. Risulta fondamentale seguire le indicazioni ricevute dal medico, poiché esistono dei casi in cui la terapia va seguita regolarmente, anche quando si sta bene; in altre situazioni, si può invece procedere con trattamenti più flessibili da applicarsi solo in caso di ricomparsa dei sintomi. Indipendentemente dalla situazione, è sempre bene avere a disposizione i farmaci, perché l’asma può ripresentarsi anche dopo molti anni, soprattutto davanti a eventi scatenanti come un ambiente particolarmente polveroso o una bronchite.
Cannabis medica per gli asmatici
La cannabis medica può essere un valido aiuto per chi soffre d'asma. Quando si verifica un attacco d'asma, le piccole vie aeree dei polmoni si restringono e danno quel senso di fiato corto e pesantezza al petto. Negli anni è stato dimostrato che il THC agisca come un efficace broncodilatatore, capace di rilassare le vie aeree e aumentare il flusso d'ossigeno.
Nell'aprile del 2020, l'Associazione medica israeliana ha condotto uno studio su pazienti asmatici riportando una forte riduzione della loro dipendenza dagli inalatori (tipo ventolina) e migliorato in maniera significativa la funzione polmone. I risultati hanno spinto l'Istituto di medicina polmonare di Gerusalemme ad approfondire la ricerca e sono giunti alla conclusione che l'assunzione di cannabis medica contribuisca fattivamente a ridurre l'infiammazione. Seppur non ci siano ancora studi clinici a lungo termine sull'uomo, quelli condotti sui topi hanno dimostrato che THC e CBN siano efficaci nella riduzione dei sintomi dell'asma allergico, regolando le citochine Th2 e riducendo la risposta allergica alla produzione di catarro dovuta proprio alla presenza di allergeni. Sarà necessario investire sulla ricerca per poter avere dati clinici attendibili sul tema.
Buone abitudini
Se soffri di attacchi d’asma e vuoi verificare se e come sia possibile effettuare un trattamento a base di cannabinoidi, puoi richiere un consulto con i nostri specialisti. Nel frattempo, non dimenticare di seguire piccoli accorgimenti per limitare le possibilità di un attacco d’asma. Per esempio, evita totalmente il fumo, sia quello attivo che quello passivo. Se in casa tieni tappeti e tende, fai in modo che vengano puliti continuamente, perché è lì che si annida molta polvere. Lava frequentemente le lenzuola ad alte temperature e ricordati di arieggiare spesso gli ambienti in cui vivi.