La cannabis terapeutica può essere efficace nell’alleviare il dolore cronico causato negli adulti dall’anemia falciforme? È questa la domanda che si è posto un gruppo di ricercatori dell’Università della California e di quella del Minnesota, che ha condotto il primo studio clinico randomizzato, per testare l’efficacia della cannabis contro il dolore dell’anemia falciforme.
Cos‘è l’anemia falciforme?
Si tratta di una malattia genetica ed ereditaria che colpisce il sangue. Il nome deriva dall’anomala forma a mezzaluna (la stessa di una falce) dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue. Questa determina anche un’alterata forma dei globuli rossi, rendendoli più rigidi e facilmente aggregabili, così da ostacolarne il movimento attraverso i vasi sanguigni. Per questo, il flusso del sangue può essere rallentato o addirittura bloccato. Solitamente, infatti, i globuli rossi hanno una forma simile a due dischetti sovrapposti e si presentano elastici, deformabili e in grado di attraversare facilmente i vasi sanguigni. La forma a falce causata dalla malattia, invece, li rende viscosi e capaci di aggregarsi, diventando degli ostacoli al normale flusso del sangue.
Il rischio è che si formino dei trombi, cioè degli ammassi di globuli rossi deformati che si sono depositati nei vasi sanguigni. Questo determina il mancato afflusso del sangue, che porta ossigeno e nutrimento, ai tessuti corporei, fino a causare un’ischemia. La mancanza di sangue nei tessuti porta a una sofferenza nervosa, che si manifesta come dolore neuropatico.
Lo studio
Un gruppo di ricercatori americani ha effettuato uno studio per testare l’efficacia della cannabis nell’alleviare il dolore causato dall’anemia falciforme. Alcuni studi preclinici, infatti, suggerivano l’importanza dei cannabinoidi nel trattamento del dolore e dei cambiamenti fisiopatologici di questa malattia. Altre ricerche ne hanno confermato anche l’efficacia nell’alleviare il dolore neuropatico. Inoltre, al di là degli effetti analgesici del Tetraidrocannabinolo (THC), sono state scoperte proprietà antinfiammatorie associate al Cannabidiolo (CBD), due dei principi attivi della cannabis. “Questi risultati- spiegano i ricercatori- hanno fornito la base per condurre questo studio di prova sull’efficacia della cannabis vaporizzata negli adulti con anemia falciforme con dolore cronico”.
Allo studio hanno partecipato 23 pazienti, che hanno inalato cannabis, contenente il 4,4% di THC e il 4,9% di CBD, o assunto un placebo (cannabis da cui erano stati estratti i cannabinoidi) per tre volte al giorno (alle 8 del mattino, alle 14 e alle 20) durante due ricoveri, ognuno della durata di 5 giorni. Sia la cannabis che il placebo sono stati vaporizzati, per l’assunzione. I pazienti avevano il compito di indicare l’intensità del proprio dolore su una scala da 0 a 100.
I risultati mostrano una differenza minima nella presenza del dolore, tra la somministrazione della cannabis e quella del placebo. Non è stato osservato nessun effetto statisticamente significativo e la risposta dal paziente alle due sostanze si è rivelata simile. Lo studio, quindi, non conferma l’efficacia della cannabis nell’alleviare il dolore cronico derivato dall’anemia falciforme, nonostante un minimo miglioramento sia stato registrato dai pazienti. “Gli oppioidi- spiegano gli scienziati- rimangono il cardine del trattamento, nonostante gli svantaggi, che includono costipazione, prurito, depressione respiratoria e rischio di dipendenza”. In questo caso, gli effetti indesiderati sono stati generalmente lievi.
La ricerca presenta alcuni limiti, dal numero ridotto del campione, alla breve durata del trattamento. In ogni caso, a detta dei ricercatori, “questo è il primo studio clinico randomizzato e controllato con placebo sulla cannabis vaporizzata in partecipanti con anemia falciforme e dolore cronico. Ad oggi, sono stati pubblicati solo 4 studi sull’uso di cannabis in individui con anemia falciforme, ma tutti sono sondaggi e/o analisi retrospettive”. Nonostante non sia risultato statisticamente significativo, lo studio può fare da apripista a ricerche future, più ampie e svolte in periodi più lunghi, che indaghino la capacità della cannabis di ridurre il dolore cronico, così da fornire un aiuto concreto ai malati di anemia falciforme.