Negli ultimi anni, il dibattito sulla cannabis terapeutica ha portato a importanti riflessioni tra pazienti, medici e istituzioni. La sua legalizzazione in Italia a fini medici, avvenuta nel 2006, ha aperto nuove prospettive per chi convive con patologie croniche o disturbi neurologici. Tuttavia, al di là dei benefici clinici, una delle questioni più discusse riguarda la compatibilità tra l'assunzione di cannabis e la guida di veicoli. La riforma dell'articolo 187 del Codice della Strada, entrata in vigore il 14 dicembre 2024, ha introdotto nuovi scenari normativi, con conseguenze dirette per i pazienti in trattamento.
Ma cosa dice la legge? Quali sono i rischi per chi assume cannabis su prescrizione medica e si mette al volante? E soprattutto, quali strumenti di tutela esistono per chi viene fermato a un controllo stradale? Questo articolo vuole rispondere in modo chiaro e concreto a queste domande, offrendo un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono guidare informati e senza incertezze.
Cosa dice la legge?
Il punto cruciale è che la legge punisce la guida dopo l'assunzione di qualsiasi sostanza stupefacente, senza fare distinzione tra uso ricreativo e terapeutico. Questo significa che, indipendentemente dallo stato di alterazione del conducente, un test tossicologico positivo può portare a sanzioni amministrative e penali, tra cui la sospensione della patente, una multa salata e, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo.
E qui sorge un paradosso: chi assume cannabinoidi su prescrizione medica potrebbe trovarsi nella paradossale situazione di essere sanzionato, pur avendo seguito le indicazioni del proprio medico. Di recente, il Ministero dei Trasporti ha annunciato l'apertura di un tavolo tecnico per affrontare la questione, coinvolgendo anche il Ministero della Salute. Secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini saranno le forze dell’ordine a valutare caso per caso, il che comunque non rappresenta una garanzia di tutela per chi segue regolarmente una terapia medica.
Come comportarsi?
Data l'incertezza normativa per i pazienti in trattamento con cannabis terapeutica, è fondamentale adottare alcune precauzioni per evitare problemi legali durante la guida.
- Portare sempre con sé la documentazione: avere a disposizione la prescrizione medica, la ricevuta d'acquisto e, se possibile, una dichiarazione del medico curante può essere utile in caso di controllo.
- Evitare di mettersi alla guida subito dopo l’assunzione: anche se non ci sono indicazioni precise sui tempi di attesa, è prudente attendere almeno 6-8 ore prima di guidare nei primi periodi di trattamento.
- Essere collaborativi con le forze dell'ordine: in caso di controllo, dichiarare subito la propria condizione di paziente in trattamento con cannabis terapeutica ed esibire la documentazione necessaria.
- Verificare il verbale di contestazione: se si dovesse ricevere una sanzione, sarebbe importante controllare che le informazioni riportate siano corrette e chiedere eventuali rettifiche prima di firmare.
Il dettaglio di queste linee guida è contenuto all'interno del nostro vademecum "Norme e Procedure Operative per la tutela dei pazienti", una guida per il trattamento sicuro e consapevole che viene consegnato a tutti i pazienti in terapia con CLINN.
Il servizio di Tutela Legale
Per tutelare i pazienti in trattamento con cannabis terapeutica da eventuali sanzioni ingiustificate, CLINN ha istituito un servizio di assistenza legale gratuita, in collaborazione con gli studi legali Bulleri e Zaina. L’obiettivo di questa iniziativa è garantire un supporto efficace e mirato ai pazienti che, nonostante l’uso medico della cannabis, si trovano a dover affrontare problematiche legali legate alla guida.
Il servizio è riservato ai pazienti in trattamento con cannabis terapeutica che necessitano di assistenza in caso di contestazioni legali legate alla guida. Per poter usufruire di questo servizio, i pazienti devono soddisfare alcuni requisiti specifici:
- Possedere una prescrizione medica valida, rilasciata da un medico del network di CLINN.
- Essere in trattamento per patologie riconosciute dall'attuale legislazione sulla cannabis terapeutica.
- Disporre della documentazione necessaria, tra cui ricevuta d’acquisto del farmaco, certificazione medica e, se richiesto, il piano terapeutico.
- Non aver commesso violazioni del Codice della Strada che vadano oltre la semplice presenza di THC nel sangue, come guida pericolosa o incidenti causati da imprudenza.
- Aver rispettato le indicazioni mediche riguardanti tempi di assunzione e compatibilità con la guida.
I dettagli del servizio di tutela legale sono disponibili a questo link.