Come già ampiamente documentato all’interno del nostro portale, grazie alla Legge Regionale del 26 agosto del 2017, nelle Marche è regolamentata l’erogazione della cannabis a uso terapeutico e la rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Tuttavia, sono stati tanti i cittadini marchigiani che hanno segnalato enormi difficoltà di accesso al farmaco, evidenziando ardue trafile burocratiche, medici contrari alla prescrizione e difficoltà di approvvigionamento nelle farmacie. Una situazione alla quale la Regione sta tentando di invertire la tendenza, proprio grazie alla mozione per la corretta applicazione della succitata legge regionale, approvata all’unanimità lo scorso 20 dicembre 2022.
Un passo avanti
La mozione mira al miglioramento delle procedure di distribuzione del farmaco e del monitoraggio periodico previsto dalla legge. Inoltre, la Regione Marche si impegna nell’avvio di un progetto pilota per la produzione di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis, grazie anche alla collaborazione delle Università e di associazioni di pazienti locali.
L’importanza della divulgazione
Nelle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera regionale Marta Ruggeri, promotrice della mozione, viene messo ben in evidenza un problema culturale legato all’insufficiente aggiornamento da parte dei medici: “Continuiamo a ricevere segnalazioni di disservizi e in particolare riguardo a medici che sarebbero contrari alla prescrizione di farmaci a base di cannabinoidi.”
Un grande ostacolo spesso riscontrabile in tutte le regioni d'Italia. Consapevole del problema, Clinn ha avviato un progetto di formazione ECM (Educazione Continua in Medicina) dedicato proprio ai professionisti sanitari che desiderano approfondire i temi della cannabis a uso terapeutico. L’elenco dettagliato dei corsi è disponibile a questo link.