Negli ultimi anni, sia in Italia, sia a livello globale, il settore della cannabis terapeutica è stato caratterizzato da una significativa e costante crescita. Questo settore sta attirando l’attenzione di aziende, medici, farmacisti e pazienti, come non era mai successo prima d’ora. Questo indubbiamente è dovuto alle potenzialità terapeutiche della cannabis, che finalmente vengono valorizzate correttamente, alle nuove opportunità terapeutiche, come gli oli standardizzati, e alle aziende che si impegnano quotidianamente nella divulgazione scientifica e nella diffusione di nozioni fondamentali inerenti a questo tipo di terapia.

La situazione in Italia

La legge che regolamenta l’utilizzo della cannabis terapeutica è il decreto Lorenzin del 2015, che tratta le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Ad oggi è il decreto, attualmente in vigore in Italia, che rappresenta il punto di riferimento per il nostro paese per la gestione di questa terapia. A livello regionale, però, la rimborsabilità risulta essere eterogenea e questo complica l’accessibilità alla terapia da parte di pazienti, e la prescrivibilità da parte dei medici.

Nonostante le sfide logistiche e normative, il mercato ha continuato ad espandersi e, nel 2020, le vendite di cannabis medica in Italia sono aumentate del 30%, nonostante le difficoltà causate dal COVID-19. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, il totale complessivo di vendita (ovvero di distribuzione) di cannabis, dal 2014 al 2023, è sempre stato in crescita, grazie anche ad un significativo inserimento degli estratti oleosi a partire dal 2024.

Le principali formulazioni farmaceutiche oggi disponibili per la terapia includono oli, capsule, cartine per vaporizzazione, infusi per tisane, tinture alcoliche, supposte, e creme e gel transdermici.

Il panorama europeo

Anche a livello europeo il mercato della cannabis terapeutica sta crescendo rapidamente. Paesi come Germania, Portogallo, Regno Unito e Paesi Bassi stanno guidando questa espansione, con un numero crescente di pazienti che accedono a questo tipo di trattamento. Ad oggi, la Germania rappresenta il più importante mercato europeo: la domanda di prodotti a base di cannabis terapeutica è in aumento, grazie alla crescente consapevolezza dei benefici medici della pianta.

Quadro normativo, sfide del settore e nuove opportunità

In Italia, il quadro normativo risulta essere eterogeneo, anche se la normativa di riferimento risulta essere univoca. Questo è dovuto al fatto che è stato demandato alle regioni la regolamentazione della rimborsabilità e della prescrivibilità.

In altri temini: in alcune regioni italiane la cannabis terapeutica è rimborsabile, totalmente, a seconda delle condizioni cliniche, e il paziente può accedere alla terapia in modo semplice e continuo; in altre regioni italiane ancora non è così, e variano anche le condizioni per le quali è prevista la rimborsabilità.

Proprio questo aspetto regolatorio rappresenta una delle sfide più importanti ed impegnative che il mercato della cannabis terapeutica deve affrontare. Le diversità regionali e distrettuali possono complicare la distribuzione e l’accesso alla terapia da parte dei pazienti, per questo sarebbe opportuno far riferimento ad una normativa omologa su scala nazionale.

La spinta educazionale legata alla necessità di formazione è sempre più supportata dalle aziende del settore facilitando la creazione di una sempre maggiore competenza tra la classe medica e più in generale tra i professionisti sanitari coinvolti nelle terapie con cannabis. Del resto, l’aumento della richiesta di trattamenti a base di cannabinoidi è reale, e rappresenta il momento di espansione di mercato che stiamo vivendo.

Molte aziende, infatti, stanno investendo in ricerca e sviluppo per portare sul mercato nuovi prodotti e contribuendo così alla crescita del settore. Gli oli standardizzati, infatti, sono delle nuove forme farmaceutiche che si stanno sviluppano molto rapidamente in Italia ed in Europa, e rappresentano un’opportunità terapeutica importante, poiché semplificano la gestione e l’utilizzo della terapia da parte di tutti: medici, farmacisti e pazienti.

Gli estratti oleosi standardizzati di cannabis rappresentano un nuovo approccio alla terapia e permettono al clinico di seguire e gestire il paziente accuratamente, potendolo trattare con un prodotto costante, standardizzato. Oltre a ciò, gli estratti oleosi a base di cannabis permettono al farmacista di gestire semplicemente la cannabis in farmacia, poiché attraverso semplici e poche operazioni tecnologiche l’estratto risulta essere pronto alla dispensazione ed all’uso, e di conseguenza il paziente può accedere costantemente e più rapidamente alla terapia.

Articolo a cura del Dr. Vana Alberto, MSL di FL-Group, un'azienda Tilray®

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