Diversi studi hanno dimostrato le potenzialità della cannabis terapeutica per combattere i sintomi di diverse patologie, dal dolore cronico, alla spasticità associata alla Sclerosi multipla, fino alla mancanza di appetito. L'efficacia della sostanza è legata alla presenza, nel nostro organismo, del sistema endocannabinoide, che regola molte funzioni biologiche del nostro corpo: appetito, dolore, umore, memoria, movimento e riproduzione. Per questo, la cannabis potrebbe essere utile anche nel trattamento di patologie ginecologiche e, più in generale, nel benessere sessuale.
Le patologie ginecologiche
Le patologie ginecologiche affliggono le donne, che spesso sono costrette a modificare il loro stile di vita quotidiano e quello legato alla sfera sessuale. Per risolvere questi problemi o alleviarne i sintomi si può ricorrere a diverse strategie che prevedono l’utilizzo dei farmaci e della fisioterapia. Ma non solo. Una possibilità può essere rappresentata anche dalla terapia con cannabinoidi che, grazie al loro effetto rilassante, antinfiammatorio e antidepressivo, permettono di trattare alcuni sintomi legati alle patologie ginecologiche, come dismenorrea (o ciclo mestruale doloroso), endometriosi, sindrome premestruale, vaginite e vulvodinia.
In caso di dismenorrea, l’uso della cannabis può contribuire ad alleviare il dolore e migliorare la qualità del sonno e dell’umore, mentre nell’endometriosi la sostanza può intervenire sul controllo del dolore, delle tensioni muscolari e sull’infiammazione. In caso di vaginite, invece, la terapia tradizionale potrebbe essere affiancata da prodotti a base di CBD (o di CBD e THC), in grado di agire come lenitivo o antinfiammatorio, mentre con vulvodinia l’uso della cannabis può creare un rilassamento fisico e mentale. Per quanto riguarda la sindrome premestruale, invece, un trattamento a base di cannabis terapeutica con un rapporto equilibrato tra CBD e THC può portare a un miglioramento dei sintomi e a una migliore stabilità dell’umore.
Le patologie ginecologiche sono inserite tra quelle di cui si occupano i medici di Clinn, che propongono trattamenti individuali in base al paziente. Gli effetti benefici della cannabis, infatti, variano da persona a persona, così come la tolleranza alla sostanza.
Cannabis e sessualità
Oltre al trattamento dei sintomi delle patologie ginecologiche, la cannabis può essere utile anche a migliorare il benessere sessuale dell’individuo e della coppia. Grazie alla capacità di rilassare il corpo, alleviare il dolore e l’ansia, i cannabinoidi potrebbero essere efficaci per evitare la rigidità muscolare e l’ansia nel rapporto, in caso di dolore dovuto da alcune patologie.
Una meta-analisi del 2012, pubblicata sull’American Journal Men’s Health, aveva messo in luce alcune potenzialità terapeutiche della cannabis dal punto di vista del benessere sessuale. L’articolo, che indagava sul rapporto tra la sostanza e la disfunzione erettile nell’uomo, aveva sottolineato l’efficacia della cannabis in casi di depressione, ansia e dolore. I ricercatori, infatti, sostennero che “la cannabis può migliorare la funzione sessuale in alcuni pazienti affetti da condizioni o sintomi come depressione, disturbo d’ansia e dolore”, dimostrando il potenziale dei cannabinoidi anche nell’ambito del benessere sessuale.