La Toscana è stata la prima Regione in Italia a disporre l'utilizzo della cannabis per scopi terapeutici, con la Legge regionale dell’8 maggio 2012, che ha dato disposizioni sull’uso dei farmaci cannabinoidi nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale (SSR). Successivamente, altri documenti integrativi hanno definito anche le modalità di erogazione e di prescrizione della cannabis terapeutica e la rimborsabilità del trattamento.
Chi può accedere alla cannabis terapeutica in Toscana?
In generale, in Italia, possono accedere alla marijuana medica i pazienti che soffrono di alcune patologie contro le quali i farmaci tradizionali non hanno fatto effetto. Il Ministero della Salute ha stabilito la possibilità di usare i trattamenti a base di cannabinoidi per i seguenti scopi:
- Come analgesici in patologie che causano spasticità associata a dolore, come la sclerosi multipla;
- Come analgesici contro il dolore cronico;
- Contro la nausea e il vomito causati dalla radioterapia, dalla chemioterapia e dalle terapie per l’HIV;
- Per stimolare l’appetito nei casi di cachessia, anoressia o nei pazienti oncologici o affetti da AIDS;
- Come rimedio contro il glaucoma;
- Per ridurre i movimenti involontari del corpo causati dalla sindrome di Gilles de la Tourette.
Con la Delibera del 29 maggio 2014, la Regione Toscana ha ribadito la possibilità di accedere alla cannabis terapeutica solo quando gli “altri farmaci disponibili si siano dimostrati inefficaci o inadeguati al bisogno terapeutico del paziente”.
La prescrizione
La Delibera del 10 novembre 2014 stabilisce che in Toscana tutti i medici possono prescrivere le preparazioni magistrali a base di cannabis. La marijuana medica può essere prescritta, a pagamento, da qualsiasi medico del SSR, per patologie che ne giustifichino l’uso e per le quali esistano evidenze scientifiche. Per avere accesso alla sostanza, il paziente deve essere in possesso di una ricetta non ripetibile, in cui il medico abbia riportato il codice alfanumerico corrispondente alla persona che necessita del trattamento, il nome della sostanza, la forma farmaceutica, la dose e le modalità di somministrazione.
Infine, il medico prescrittore deve specificare il motivo per il quale al paziente è stato concesso l’accesso alla cannabis. La prescrizione è personale e non cedibile, deve essere rinnovata di volta in volta e ha una durata di 30 giorni, esclusa la data di emissione della ricetta medica. Per ottenere il rimborso del Servizio Sanitario Regionale, la prescrizione può avvenire solo in conformità con un Piano Terapeutico redatto da uno specialista.
Quando è rimborsabile la cannabis in Toscana?
In Toscana, l’erogazione da parte del Servizio Sanitario Regionale di trattamenti a base di cannabis terapeutica è “limitata ai pazienti residenti o domiciliati nella Regione Toscana ed il ricorso a tale tipo di terapia è consentito quando altri farmaci disponibili si siano dimostrati inefficaci o inadeguati al bisogno terapeutico del paziente”. La Regione ha stabilito alcuni casi in cui la prescrizione di cannabis o cannabinoidi è a carico del SSR. In particolare, nell'allegato A alla Delibera del maggio 2014 sono citati i seguenti casi:
- Spasticità secondaria a Sclerosi Multipla ed altre gravi malattie neurologiche;
- Dolore oncologico refrattario a dosi terapeutiche di morfina;
- Dolore cronico di origine neurologica;
- Dolore neuropatico;
- Sindrome di Gilles de la Tourette.
In questi casi, il paziente deve essere “ospedalizzato con una cartella clinica ‘aperta’”, perché nel caso sia necessario continuare il trattamento, la struttura deve assistere il paziente anche dopo la dimissione e fornirgli i farmaci. In alternativa, il medico ospedaliero può rilasciare un piano terapeutico, “con durata non superiore a tre mesi”, che deve essere seguito dal medico generale prescrittore. La Delibera del 10 novembre 2014 precisa che l’inizio del trattamento deve avvenire in “strutture ospedaliere o ad esse assimilabili del Servizio Sanitario Regionale della Toscana, inclusi reparti di degenza, day-hospital o strutture ambulatoriali”. In particolare, la Regione ha individuato le seguenti strutture abilitate a prescrivere, iniziare e proseguire il trattamento a base di cannabinoidi:
- Oncologia;
- Neurologia;
- Hospice;
- Centro Multidisciplinare terapia del dolore.
Quindi, per ottenere i farmaci cannabinoidi gratuitamente, in Toscana, è necessario che la prescrizione venga effettuata da un medico specialista del SSR o da un medico di medicina generale, ma sulla base di un Piano Terapeutico redatto dallo specialista.