La neuropatia diabetica rappresenta una delle complicanze più frequenti del diabete mellito. È il risultato di danni ai nervi periferici causati da un'eccessiva e prolungata esposizione a valori elevati di zucchero nel sangue.
Per comprendere meglio, è essenziale sapere che il corpo umano possiede una vasta rete di nervi che agisce come una sorta di "sistema di comunicazione" tra il cervello e il resto dell'organismo. Questi nervi sono fondamentali per molteplici funzioni: permettono, ad esempio, di avvertire un tocco sulla pelle, muovere un muscolo, percepire il caldo e il freddo e far funzionare correttamente gli organi interni.
Il diabete, quando non adeguatamente controllato, può portare a livelli cronici di iperglicemia, ossia elevati livelli di zucchero nel sangue. Questa condizione può danneggiare la guaina mielinica dei nervi e le piccole arterie che forniscono sangue ai nervi, portando a una diminuzione del flusso sanguigno e dell'apporto di ossigeno. Questo processo di danno, che peggiora nel tempo, porta alla neuropatia diabetica.
Quali forme di neuropatia del diabetico esistono
Ecco un dettaglio delle principali forme di neuropatia diabetica possiamo distinguere:
Neuropatia periferica diabetica. È la forma più comune e si presenta generalmente nelle estremità, in particolare nei piedi, e può progredire verso le gambe e le mani. I sintomi includono dolore, intorpidimento, bruciore, debolezza e perdita di sensibilità. È particolarmente importante per i pazienti diabetici controllare regolarmente i piedi, poiché l'intorpidimento potrebbe impedire di riconoscere lesioni o ferite, potenzialmente portando a infezioni e ulteriori complicazioni.
Neuropatia autonoma diabetica. Questa forma colpisce il sistema nervoso autonomo, responsabile della gestione delle funzioni involontarie del corpo come la digestione, la frequenza cardiaca, la regolazione della pressione sanguigna e la funzione delle ghiandole sudoripare. I sintomi variano a seconda dell'organo o della funzione colpita e possono includere problemi digestivi, disfunzioni sessuali, alterazioni del ritmo cardiaco, ipotensione ortostatica (calo improvviso della pressione sanguigna quando ci si alza) e problemi urinari.
Neuropatia prossimale. Anche nota come neuropatia diabetica amiotrofica, colpisce principalmente gli anziani con diabete di tipo 2. Questa forma influenza i muscoli, in genere in una sola parte del corpo, causando debolezza e atrofia. I sintomi iniziano spesso in una coscia e possono progredire ad altre parti del corpo.
Neuropatia focale. Si manifesta quando un nervo (o un gruppo di nervi) mostra segni di disfunzione. Essa può colpire qualsiasi nervo del corpo, ma è più comune nelle mani, nella testa, nel torso o nelle gambe. I sintomi possono variare ampiamente, da dolore acuto a debolezza muscolare o paralisi, a seconda del nervo colpito.
Riconoscere la neuropatia diabetica è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni. I sintomi variano in base al tipo di nervi colpiti e possono svilupparsi lentamente nel corso degli anni.
Come e perché la neuropatia influisce anche sulla psiche
La neuropatia diabetica, oltre alle manifestazioni fisiche, ha ripercussioni significative sulla psiche dell'individuo. Il dolore, l'intorpidimento e gli altri sintomi possono avere effetti debilitanti sul benessere mentale, portando a una serie di complicazioni psicologiche.
Ansia e preoccupazione. Molti pazienti vivono in uno stato di ansia costante, preoccupati per la progressione della neuropatia e le sue possibili complicazioni. La paura di non riuscire a gestire adeguatamente i sintomi o di sperimentare complicazioni gravi può generare stress e preoccupazione.
Depressione. Circa il 20-25% delle persone con neuropatia diabetica sperimenta sintomi depressivi. L'incessante dolore, la limitazione nelle attività quotidiane e la perdita di indipendenza possono contribuire a uno stato d'animo abbattuto. La depressione può ulteriormente aggravare i sintomi fisici e complicare la gestione del diabete.
Isolamento sociale. A causa dei sintomi e delle limitazioni fisiche, molte persone con neuropatia diabetica tendono a ritirarsi dalla società. L'incapacità di partecipare ad attività che una volta erano piacevoli o il senso di vergogna legata ai sintomi possono portare a isolarsi dagli altri.
Difficoltà nel sonno. Il dolore e l'intorpidimento possono ostacolare un sonno ristoratore, portando a insonnia o interruzioni frequenti del sonno. La privazione del sonno può esacerbare lo stress, l'ansia e la depressione.
Trattamento della neuropatia diabetica
La gestione della neuropatia diabetica è essenziale non solo per alleviare i sintomi ma anche per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Anche se al momento non esiste una cura, esistono diversi approcci terapeutici che mirano a controllare e ridurre i sintomi, prevenendo ulteriori danni al sistema nervoso.
Una pietra miliare nel trattamento della neuropatia diabetica è la presa di consapevolezza. Comprendere la propria condizione, i fattori scatenanti e le misure preventive gioca un ruolo cruciale nella gestione efficace della malattia. Il controllo rigoroso dei livelli di glicemia nel sangue è fondamentale.
Adottare uno stile di vita sano è altamente raccomandato. Ciò significa evitare fattori dannosi come nicotina e alcol, che possono aggravare i danni ai nervi. La dieta e l'esercizio fisico regolare, adeguato al proprio stato di salute, possono contribuire a mantenere un peso corporeo sano e a migliorare la circolazione, fattori che a loro volta possono aiutare a controllare i sintomi della neuropatia.
Il trattamento del dolore neuropatico è una delle maggiori criticità che il paziente affetto da neuropatia diabetica si trova a dover affrontare, non essendoci una cura efficace e risolutiva. La terapia varia da farmaci convenzionali, quali gli antiepilettici e antidepressivi – molto spesso non tollerati dai pazienti per gli effetti collaterali – a terapie integrative, come l’acido alfa lipoico, la curcumina, la Palmitoiletanolamide, solo per citarne alcuni. La fisioterapia, attraverso vari approcci, può offrire sollievo da alcuni sintomi e migliorare la funzionalità e la forza muscolare.
In presenza di disturbi specifici legati agli organi interni causati dalla neuropatia autonoma, potrebbero essere necessarie terapie mirate, come farmaci antiaritmici in caso di aritmie cardiache, oppure per gravi problemi di funzionalità gastrica potrebbe anche essere considerato l'impianto di un pacemaker gastrico.
La terapia con cannabinoidi trova razionale di utilizzo in questa condizione, sia per i suoi noti effetti antinfiammatori e antalgici, sia per quelli ipoglicemizzanti, immunomodulatori tipici del CBD. La cannabis terapeutica si affianca alle altre terapie e contribuisce a ridurre il dosaggio di altri farmaci, abbassando così il complessivo rischio di effetti collaterali.
Inoltre, come abbiamo visto poco sopra, la neuropatia diabetica può avere un pesante impatto psicologico, portando a stress, ansia e depressione. La cannabis medica può aiutare a gestire questi sintomi legati alla psiche. Alcuni cannabinoidi, in particolare il CBD, hanno dimostrato di avere effetti ansiolitici e antidepressivi.
Dunque, la cannabis medica ha un’azione polivalente nella gestione della neuropatia diabetica e aiuta a gestire sia i sintomi fisici che quelli psicologici. Tuttavia, è fondamentale discuterne sempre con il proprio medico prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di cannabis, per assicurarsi che la terapia sia adatta e calibrata alle esigenze individuali.
A cura della Dott.ssa Chiara Liberati, specialista Neurochirurgia, Terapia del Dolore e Cure Palliative.