L'acufene è un disturbo dell'udito caratterizzato dalla percezione di suoni, come ronzii, fischi, sibili o tintinnii, che non provengono da una fonte esterna. Questi suoni possono essere percepiti in uno o entrambi gli orecchi e possono variare in intensità, durata e frequenza. L'acufene può essere temporaneo o cronico e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, causando difficoltà di concentrazione, stress, ansia e disturbi del sonno.
Attualmente, non esiste un trattamento farmacologico specifico per l'acufene, poiché le cause e i sintomi variano da individuo a individuo. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per alleviare i sintomi o gestire le condizioni sottostanti associate all'acufene.
Il ruolo della cannabis terapeutica
Un recente studio condotto presso una clinica neuro-otologica ha esaminato le prospettive e le modalità d'uso della cannabis tra i pazienti affetti da acufene. I risultati suggeriscono che la cannabis potrebbe offrire un potenziale trattamento per l'acufene, in quanto è nota per modulare l'ipereccitabilità neuronale, proteggere dall'udito danneggiato ed essere impiegata nella cura di diverse malattie con somiglianze fisiologiche all'acufene.
Nel dettaglio, 45 pazienti con acufene come principale sintomo (età media 54,5 anni, di cui 31 donne e 14 uomini) hanno completato un questionario di 18 domande per valutare percezione, atteggiamenti e modelli di utilizzo della cannabis. Il 96% dei pazienti ha dichiarato di essere disposto a considerare l'uso di cannabis per il trattamento del proprio acufene, e l'80% di coloro che ne facevano già uso ha riferito miglioramenti nei sintomi correlati all'acufene, come vertigini, ansia, dolore corporeo e disturbi del sonno.
La maggior parte dei pazienti ha espresso la preferenza per formulazioni di cannabis commestibili (62%), in compresse (58%) e in crema (47%). Tuttavia, alcuni partecipanti hanno manifestato preoccupazioni riguardo al costo (29%), alle possibili implicazioni sulla salute fisica (53%) e agli effetti collaterali psicosociali (60%) dell'uso di cannabis. Interessante notare che oltre la metà dei pazienti ha appreso delle potenzialità della cannabis da amici o familiari, mentre solo il 22% ha ricevuto informazioni da un medico.
Nonostante i risultati incoraggianti, è importante sottolineare che ulteriori ricerche sono necessarie per determinare l'efficacia e la sicurezza dell'uso di cannabinoidi nel trattamento dell'acufene. Gli studi futuri dovrebbero esaminare gli effetti a lungo termine dell'uso di cannabis in pazienti con acufene e stabilire dosaggi e modalità di somministrazione ottimali. Inoltre, sarà fondamentale valutare i possibili effetti collaterali e le interazioni con altri farmaci utilizzati nel trattamento dell'acufene.