Fumare o vaporizzare la cannabis è la stessa cosa? Assolutamente no! Se ti è stata somministrata una terapia con cannabinoidi per via inalatoria devi dotarti di un vaporizzatore, un dispositivo medico appositamente progettato per vaporizzare la cannabis e mantenere intatte le sue qualità terapeutiche.
Perché non fumare la cannabis
Fumare fa male alla salute, questo è un concetto ormai assodato. La comunità scientifica ci ha sempre messo in guardia dai danni provocati ai polmoni dal fumo e la cannabis non fa eccezione, poiché la combustione di materiale vegetale può produrre agenti cancerogeni.
Quando viene preferita la vaporizzazione
La somministrazione inalatoria viene spesso preferita dai medici per affrontare problematiche acute e per dare un sollievo più immediato al paziente. Inoltre, può essere adottata anche in casi in cui la somministrazione orale è sconsigliata, come nei casi di nausea e vomito.
Per la vaporizzazione è necessario un dispositivo apposito. In Italia, i vaporizzatori approvati come dispositivi medici approvati dal Ministero della Salute sono due: Volcano Medic e Mighty+ Medic, entrambi realizzati dalla Storz & Bickel. Le infiorescenze farmaceutiche di cannabis vengono poste all'interno dell'apparecchio che le scalderà a una determinata temperatura. Una volta completato il riscaldamento, si potrà dunque inalare il prodotto vaporizzato.
I vantaggi della vaporizzazione
La vaporizzazione ha una serie di vantaggi messi in evidenza da una lunga serie di studi e ricerche:
- Elimina i rischi per salute associati alla combustione;
- Consente un dosaggio affidabile dei principi attivi prescritti dal medico;
- Gli effetti sono rapidamente visibili, poiché i polmoni assorbono rapidamente il vapore;
- Nel vapore, la presenza dei cannabinoidi è di oltre il 90% (nel fumo, solo il 12%);
- Con l'inalazione si ha broncodilatazione e la funzionalità respiratoria migliora dopo circa un mese d'utilizzo;
Dove acquistarli o noleggiarli
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