Patologie
Approfondimenti sulle patologie più comuni per le quali una terapia integrativa basata sui cannabinoidi può essere di aiuto
Approfondimenti sulle patologie più comuni per le quali una terapia integrativa basata sui cannabinoidi può essere di aiuto
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In questo gruppo rientrano le patologie che colpiscono il nostro sistema nervoso, incidendo sul suo corretto sviluppo fin dalla nascita, altre alterando le funzioni cognitive nell’età avanzata. La terapia con cannabinoidi può intervenire rallentando la progressione della malattia, migliorando lo stato cognitivo, la motricità e l’equilibrio, controllando dolore e infiammazione quando presenti nel quadro clinico.
L’intestino è a tutti gli effetti in nostro secondo cervello, quando non funziona in modo fisiologico compaiono una serie di problemi che possono coinvolgere ogni distretto del nostro corpo e della nostra mente. Le patologie che vengono trattate in questo ambito hanno spesso una base infiammatoria, con componenti autoimmunitarie o genetiche. In questi casi i cannabinoidi sono utili ad esempio per il loro ruolo antinfiammatorio e per il loro effetto benefico sul transito intestinale. L’effetto è notevolmente migliorato se associato ad una dieta adeguata e terapeutica.
Le patologie oncologiche prevedono molto spesso percorsi di cura lunghi, complessi e non privi di effetti collaterali. I cannabinoidi si qualificano come un aiuto importante per la possibilità di essere affiancati ai diversi protocolli di trattamento chemio/radioterapici con beneficio sul controllo delle complicanze più frequenti (nausea, vomito, neuropatie…) ed anche per il trattamento dei sintomi associati alla patologia primaria (dolore, astenia, depressione).
I disturbi della psiche comprendono un ampio numero di patologie in cui è possibile intraprendere un percorso di cura con cannabinoidi, contestualizzando per ogni paziente la natura del disturbo ed integrando, quando desiderato, il percorso terapeutico con le competenze dei membri del team specializzati (psicoterapeuta, counselor, nutrizionista).
Le patologie reumatologiche sono un gruppo eterogeneo di condizioni cliniche che spesso si accomunano per sintomatologia dolorosa, andamento altalenante e progressivo dei sintomi, frequente ricorso a terapie antinfiammatorie e steroidee che incidono sulla qualità della vita. In alcuni casi sono colpite donne giovani, in altri sono più frequenti nell’età avanzata. La terapia con cannabinoidi interviene soprattutto nel controllo del dolore e dell’infiammazione, che potrebbero migliorare i sintomi e la qualità della vita.
Le patologie che rientrano in questo ambito affliggono soprattutto donne in giovane età che si vedono costrette a modificare il loro approccio alla vita di tutti i giorni e alla loro sfera sessuale. Sono molte le strategie farmacologiche e fisioterapiche che vengono intraprese per risolvere questi sintomi talvolta molto invalidanti. La terapia con cannabinoidi si inserisce tra queste per l’importante effetto come rilassante muscolare, antalgico e antidepressivo.
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