La neuropatia diabetica è una complicazione del diabete mellito che investe i nervi periferici degli arti inferiori, con una condizione di dolore cronico e spesso associato a problematiche cardiovascolari. La gravità è direttamente proporzionale alla progressione della patologia di base e ad uno scarso compenso glicemico, per dieta sbilanciata e/o terapia inefficace. 

Nonostante le cause della patologia non siano ancora del tutto chiare, è stata riscontrata una correlazione con le alterazioni metaboliche e microvascolari.

La malattia è molto diffusa tra i pazienti colpiti dal diabete di tipo 2, ma può investire anche quelli affetti dal tipo 1. Le cause della neuropatia sono riconducibili alla condizione diabetica, in associazione a problematiche riguardanti il sistema nervoso periferico in corso di prediabete (ridotta tolleranza glucidica), quasi sempre in coppia con la cosiddetta sindrome metabolica. Quest’ultima è caratterizzata da un eccesso di grasso addominale, un aumento di colesterolo e trigliceridi, ipertensione arteriosa e insulino-resistenza.

L’iperglicemia è proprio la responsabile della neuropatia diabetica, perché agisce direttamente sulle fibre nervose, compromettendone il funzionamento. La situazione è favorita dalle alterazioni metaboliche e microvascolari, con conseguenti processi ischemici che interessano i capillari che irrorano e nutrono le fibre nervose. Il risultato è una perdita della guaina mielinica di rivestimento delle fibre, che ne altera la struttura e la funzionalità.

La condizione si divide in polineuropatia simmetrica, neuropatia autonomica, radicolopatia, neuropatia dei nervi cranici e mononeuropatia. La polineuropatia simmetrica è la forma più diffusa e colpisce la parte distale di piedi e mani, con diminuzione della forza muscolare e percezione del dolore, con forte predisposizione allo sviluppo di ulcere, infezioni, fratture e alterazione della struttura del piede. La neuropatia autonomica favorisce un calo profondo di pressione, tachicardia a riposo e problematiche che investono l’apparato digerente e quello sessuale.

La radicolopatia interessa le radici nervose degli arti inferiori e la zona addominale, provocando dolore. La neuropatia dei nervi cranici colpisce i nervi del cranio e dell’occhio, incidendo sulla vista e sulle funzioni motorie degli stessi e delle palpebre, fino alla paralisi motoria. La mononeuropatia invece riguarda il funzionamento delle dita e dei piedi, con intorpidimento e debolezza.

Cosa comporta?

Come anticipato, la neuropatia diabetica si concentra sui nervi incidendo sulle capacità di movimento e sulla fluidità degli spostamenti, causando dolore, spasmi, intorpidimento, formicolio e piccole scariche elettriche. Ma anche bruciore e prurito, dolorabilità generale, fitte lancinanti superficiali alle dita, sudorazione, sensazione di freddo o gelo, alternato con caldo eccessivo e gonfiore. Tra i sintomi si possono individuare una serie di problematiche legate alla funzionalità degli occhi, del cuore e all’apparato gastrointestinale. Sono presenti dolore, anche molto intenso, e disfunzioni dell’apparato sessuale, come secchezza vaginale e difficoltà di erezione.

Terapia

La terapia con cannabinoidi trova spazio nel trattamento della neuropatia diabetica per il suo effetto antalgico sul dolore neuropatico, soprattutto dovuto al THC, e per gli effetti ipoglicemizzanti, immunomodulatori e antinfiammatori del CBD. Nei pazienti con questa patologia il quadro clinico è spesso molto complesso e spesso trattato con più farmaci. L’affiancamento di una terapia a base di cannabinoidi non porta a gravi interazioni, che sono soprattutto dose dipendenti, e potrebbe aiutare nel ridurre il dosaggio di altri farmaci presenti in terapia (insulina, ipoglicemizzanti, farmaci per la pressione, antidepressivi) riducendo il complessivo rischio di effetti collaterali.

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